Prebiotici e fermentati nella salute immuno-metabolica
Il nostro corpo è coinvolto in un costante e vivace scambio di sostanze con i microorganismi che si trovano all’interno di noi. Questa collaborazione avviene in modo attivo, senza interruzioni, durante tutto il corso della nostra vita, dall’inizio, prima ancora del concepimento, fino all’ultimo giorno che trascorriamo sulla Terra.
Ilaria Bertini
Dietista
Il mondo affascinante del microbioma
Che mondo affascinante quello del microbioma, ma quanto complesso!
Una fitta e dinamica rete di scambi tra noi e i microorganismi dislocati in tutto il nostro organismo, una
collaborazione attiva di giorno e di notte, in ogni stagione, dal pre-concepimento fino all’ultimo giorno della nostra vita… anzi questo scambio di segnali non muore mai perché il ruolo epigenetico dell’attività del microbiota è transgenerazionale!!!
Indice
La complessità e le numerosissime dinamiche in cui il microbiota è coinvolto possono rendere l’argomento
al medico e al professionista della salute particolarmente difficile con il rischio che venga accantonato.
Il test sul microbiota intestinale e l'interpretazione dei dati
Nel recente articolo la dr. Sara Rucci, ha spiegato quanto sia importante intervenire in modo personalizzato con ogni paziente, sia esso con una patologia già diagnosticata, sia in uno stato di salute “borderline”, sia in salute ma con il desiderio di mantenerla.
Sono stati illustrati i possibili utilizzi di un test sul microbiota intestinale e dell’importanza di saper leggere e interpretare i dati alla luce di un contesto più ampio che possiamo individuare con l’anamnesi (per capire come poter raccogliere informazioni durante una vista e porre le basi per un approccio funzionale c’è un Master intero a tua disposizione).
La correlazione tra microbiota e salute
Oggi sappiamo bene quanto il microbiota sia correlato a salute, malattia, sistema immunitario ed endocrino
metabolico: di questo se ne parla in modo approfondito, insieme ad altre tematiche, nel seminario sulle infezioni.
Pensare che basti mangiare meglio, muoversi di più e dormire bene possa essere un aiuto concreto purtroppo non è più possibile.
In un degli articoli precedenti, test do not guess, si è sottolineato come sia importante misurare per poter avere un punto di partenza e capire se e cosa c’è da modificare, per poi controllare a distanza se il lavoro è stato fatto bene.
Il microbiota è mutevole e tempestato da stimoli alimentari e non ogni giorno. Ogni persona ha proprie abitudini alimentari, vive in un contesto specifico, ha una storia passata più o meno “fortunata” ed il suo microbiota ha bisogno di cure personalizzate per ristabilire un suo equilibrio, senza il quale non potrà stare bene nel senso più ampio del termine.
È vero, abbiamo strumenti utili da poter usare quando lo squilibrio del microbiota è evidente e sintomatico,
come citato nelle 5 R , ma poi come proseguire per ottimizzare?
Recentemente si è parlato molto di Akkermansia, gram negativo, obbligatoriamente anaerobio, presente tra 1%-5% nel soggetto “sano”, ghiotto di mucina, favorendone quindi il turn over.
La mucina è un determinante per l’integrità della barriera intestinale, proteggendo da patogeni e LPS, ha una funzione immunitaria a favore delle cellule TREG.
Akkermansia: un microrganismo chiave
Akkermansia secerne una proteina P9 e porta sulla membrana esterna AMUC_1100: la prima favorisce la
produzione di GLP-1, AMUC_1100 interagisce con i TLR2 modulando l’immunità mucosale.
I benefici di Akkermansia e i suoi prodotti
AKKERMANSIA inoltre produce post biotici quali SCFA.
Akkermansia è un esempio di come alcuni microrganismi siano mediatori di immunità e metabolismo:
favorisce la produzione di proponiato e acetato che divengono substrato per i microrganismi producenti butirrato.
Acetato
L’ acetato: è una buona fonte energetica per molti tessuti tra cui il cervello!!! È un substrato per la sintesi di
acidi grassi, modula il metabolismo del colesterolo, supporta la salute intestinale e l’integrità di barriera.
Propionato
Il propionato è una buona fonte energetica per alcune cellule e tessuti, è un substrato per la
gluconeogenesi, modula il metabolismo del colesterolo, supporta la crescita di microrganismi benefici e
sostiene la barriera intestinale.
Butirrato
Il butirrato è uno SCFA con ruolo energetico, metabolico, epigenetico, modulatore dell’infiammazione e
della neuroinfiammazione, protettivo per gli enterociti e l’integrità di barriera e:
- regola la sazietà e riduce l’appetito
- favorisce la salute metabolica agendo anche a livello mitocondriale (mitofagia e mitocondriogenesi)
- riduce l’infiammazione e modula l’autofagia
- probabilmente fa anche moltissime altre cose
Un miglioramento della produzione di SCFA favorisce la secrezione di GLP-1 un’ incretina importantissima per il metabolismo glucidico e lipidico e la salute metabolica in generale. Gli SCFA agiscono sulla regolazione di appetito/fame e sazietà, nella modulazione dell’infiammazione e come segnali epigenetici.
I risultati di un test del microbiota intestinale potrebbero rappresentare un nuovo strumento nelle mani dei professionisti per identificare stati di alterazione funzionale e/o patologia, se correttamente utilizzato.
Tornando ad Akkermansia: una sua carenza va sempre integrata con probiotici? Una suo eccesso è sempre positivo o potrebbe indicare uno stato di infiammazione?
Se le informazioni derivate dal microbiota vengono integrate con gli altri dati a disposizione e lo stile di vita del paziente riusciremo a tracciare un intervento profondamente personalizzato.
Le strategie per migliorare l’equilibrio del microbiota intestinale
Migliorare l’equilibrio del microbiota intestinale supportando i microrganismi producenti acetato, butirrato e
altri metaboliti post biotici può essere un punto di forza a supporto dell’immunità e della salute metabolica.
Qualche spunto:
- aumentare la varietà del cibo consumato, minimamente processato, locale e stagionale
- le fibre prebiotiche da verdure, ortaggi, legumi e frutta favoriscono i batteri produttori di butirrato
come il C. Butytricum - gli alimenti fermentati come crauti, kefir, yogurt, aceto di mele, carote fermentate arricchiscono il
pool di microrganismi e post biotici - i polifenoli assunti con la dieta supportano Akkermansia
- limitare farine raffinate e zuccheri a favore di una dieta più nutriente ed equilibrata in proteine
nobili, grassi buoni, fibre prebiotiche, polifenoli, antiossidanti e amido resistente
Dall’esperienza in ambulatorio qualche risultato inizia a vedersi: